Convegno Out-Sider: la tossicodipendenza fuori e dentro il carcere

Il convegno svoltosi presso il complesso monumentale S. Pietro ha visto la partecipazione di medici, UEPE, e professionisti dell’ambito giuridico e carcerario. L’uso di sostanze d’abuso e, quindi psicoattive, è una delle principali cause di morte e di problemi di salute tra i giovani. Occorre tuttavia riconoscere che le conseguenze per la salute si differenziano notevolmente tra le varie sostanze, a seconda delle loro proprietà tossicologiche nonché delle circostanze e delle modalità di somministrazione. Tutte le sostanze psicoattive comportano rischi a breve e lungo termine per la salute e possono provocare dipendenza. La dipendenza porta all’uso protratto di queste sostanze, con conseguenti danni fisici, psichici e sociali. I danni provocati dal consumo di droghe vanno dall’insorgenza di malattie infettive, a quelle delle malattie polmonari, dei danni alle mucose nasali e orali fino ad importanti malattie neurologiche, come crisi epilettiche, e malattie cerebrovascolari, sia ischemiche che emorragiche, che posso causare una mortalità.

La prevenzione è la strategia principale per affrontare questo problema. La scuola veicola alcuni dei principali fattori di protezione contro l’uso delle sostanze, come istruzione, relazioni sociali, norme e abilità. Le stesse, possono mobilitare facilmente altri settori e rappresentanti della comunità, tra cui genitori, comuni, associazioni culturali e volontari. Le scuole sono dunque l’ambiente ideale per l’attuazione di programmi di salute pubblica, compresa la prevenzione dell’uso di sostanze d’abuso.

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